Turista fai da te? Hai!hai!hai!
Albergo carino ed accogliente davanti al cantiere navale, spiaggia piatta (ma non era una novità) con poche persone e per lo più famiglie. Oramai puntiamo tutto sulla visita dei paesini e dei lori centri storici piuttosto che sul mare. Parcheggiamo limitandoci a bloccare lo sterzo a sinistra e ad assicurare i caschi al portapacchi, quando un gentile siciliano ex vespista ci dà un consiglio dopo l’inevitabile “tu sai cosa devi fare…”, ossia che sarebbe meglio legare le vespe ad un palo, ad una panchina o, alla peggio l’una all’altra, e che i caschi sarebbe meglio portarseli dietro… dice che ultimamente c’è stato un flusso di extracomunitari che a lui gli hanno fottuto l’auto mentre comprava il giornale e non è stato nemmeno il solo… ah! dimenticavo… “se potete, compratevi una catena VERA!!”. In effetti le nostre sono quelle di acciaio intrecciato con un semplice blocco a scatto, leggerine ma fin’ora sufficienti per i posti dove siamo stati. Abbiamo capito... sarà meglio che il giro lo facciamo direttamente in sella, 4 foto in movimento e via in ferramenta a rafforzare il nostro senso di sicurezza. Ci fermiamo e subito ci fanno i complimenti per come teniamo le vespe, che “sarebbe meglio se per la notte non le lasciate all’aperto”… l’ansia aumenta proporzionalmente alle dimensioni del lucchetto che compreremo. Scegliamo una catena di taglia medio grande e un lucchetto adeguato. Due chiacchiere col ferramentista non contribuiscono di fatto a tranquillizzarci con il suo “questa catena, al più, può servire come arma contundente che come dispositivo di sicurezza, vedete basta una tronchese come questa”, appunto! come se da queste parti girassero tutti con una tronchese DA FERRAMENTA… manco fosse un oggettino tascabile! Chiediamo ironicamente se esista un occhio di riguardo per i turisti e ci risponde con un sorriso a labbra serrate del tipo “Turista fai da te? Haihaihaihai!!”.