lunedì 17 settembre 2007

Prima o poi...


Navigando in rete, leggiamo racconti su viaggi memorabili intrapresi in tutte le direzioni possibili: nord- sud da Milano alla Sicilia lungo tutta l’Italia, est-ovest da Padova al Portogallo lungo le coste franco-spagnole fino a scorgere l’oceano e il profilo dell’Africa, e in entrambi i casi rigorosamente in sella all’unico mezzo, che più di tutti è in grado di trasformare il viaggio in una vera e propria impresa… la VESPA.
Spinti dall’entusiasmo e ripensando alla magra stagione primaverile che quest’anno, per un motivo od un altro, abbiamo affrontato senza tante emozioni su strada, ci guardiamo in faccia e decidiamo che dopo due anni di rodaggio, questa è la volta buona per una vacanza un po’ più impegnativa del solito, un viaggio da raccontare con lo spirito di chi, in cuor suo, sa di aver intrapreso una mezza avventura.
L’idea è semplice senza neanche il bisogno di cambiare la meta scelta qualche mese prima, la Croazia: niente traghetto da Ancona ma solo Kilometri da macinare via terra passando per Trieste e la Slovenia, percorrere la costa dell’Istria, visitare l’isola di Krk attraverso il ponte che la unisce alla terra ferma, esplorare l’entroterra fino ai 1.300 m d’altitudine dei laghi di Plitvice, ritornare lungo la costa con piccola deviazione a nord all’isola di Pag (anche questa raggiungibile con un ponte) ed arrivare a Zara per riprendere la rotta verso casa via Adriatico, facendo così riposare muscoli, motori e pneumatici.
Certo… una volta fatto “30” ci chiediamo se sia il caso di programmare anche il “31” raggiungendo Spalato (ma i dubbi ci assalgono: avremo il tempo necessario?) o addirittura sbancare con un bel “32” ed arrivare fino all’utopica meta di Dubrovnik ed attraversare una piccolissima striscia di Bosnia (e i dubbi si moltiplicano: avremo ancora le forze necessarie??).
A giochi fatti ci accontentiamo di aver percorso, con i nostri PX125, “solo” 2.250 Km di strade statali in 12 giorni, rispettando il piano da Perugia a Zara con toccata e fuga al parco nazionale di Krka, traghetto, e ritorno a casa con in testa la convinzione che “prima o poi” un viaggio-impresa lo faremo anche noi… Bettinelli docet!!

(to be continued…)